Cosa fare a Savona

Savona è una città a misura d’uomo e in grado di sorprendere i visitatori con le sue nascoste e inaspettate peculiarità. Paesaggi, storia e gastronomia attendono il visitatore più attento e curioso.

Nel suo porto, luogo di attracco di molte delle ammiraglie Costa Crociere, la zona della Darsena savonese è negli ultimi anni stata oggetto di riqualificazione e riconversione e oggi offre molte opportunità di divertimento con i suoi bar, ristoranti e svariati locali della movida, come le Officine Solimano.

Il lungo litorale sabbioso rende Savona attrattiva anche sotto il profilo balneare con la Bandiera Blu, mantenuta nel corso degli anni a sigillare la qualità del suo mare e dei suoi servizi.
Savona può tranquillamente essere visitata a piedi. Nei vicoli – i carruggi – del centro storico, l’arte ha i suoi principali punti d’interesse: dalla Pinacoteca Civica, agli Oratori, alle Chiese con il Duomo e la “piccola” Sistina, cappella fatta erigere dal Papa savonese Sisto IV. Una tappa da non perdere è il Museo della Ceramica.
Dagli austeri palazzi con i portali d’ardesia alle torri medioevali, fra le quali spicca un altro simbolo savonese, la “Campanassa”: scrigno delle tradizioni più antiche.

Savona è unica anche per il rito delle ore 18, in Piazza Mameli, quando tutto si ferma: auto, mezzi pubblici e pedoni al suono dei rintocchi che ricordano i caduti di tutte le guerre.

La passeggiata può proseguire sotto l’elegante porticato della Savona ottocentesca – Via Paleocapa – per arrivare a un altro simbolo cittadino affacciato sull’ingresso del porto: la Torretta. Gli eleganti portici ottocenteschi incrociano l’ampio Corso Italia, strada pedonale centrale e sede di molti negozi dello shopping. In direzione mare, il corso conduce al Complesso Monumentale del Priamar, una delle più imponenti fortificazioni affacciate sul Mediterraneo, sede di musei e spazi espositivi, centro congressi, e “luogo della cultura” per eccellenza dove si svolgono i principali eventi teatrali, musicali ed artistici che, in estate, richiamano pubblico da tutta la riviera.

L’immediato entroterra savonese custodisce il gioiello del Santuario di Nostra Signora di Misericordia, nel borgo omonimo, “luogo mariano” tra i più importanti d’Italia che racconta l’apparizione (18 marzo 1536) della Madonna al contadino Botta.
In inverno il Teatro Chiabrera offre una stagione ricca di spettacoli.

Non si può andare via da Savona senza avere assaggiato la farinata, gialla è quella a base di farina di ceci e bianca quella di grano duro; il panino con le fette di “panissa”, una selezione di prodotti a base di Chinotto, agrume autoctono di Savona che ha ottenuto la certificazione di presidio slow food. Da provare poi il coniglio alla ligure, e l’immancabile focaccia.
Il pesto, salsa a base di basilico, che ha reso famosa la gastronomia ligure in tutto il mondo si fa con l’olio extravergine di oliva nella variante della cultivar taggiasca originaria del ponente ligure a cui la città di Savona apre le porte.
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Dal punto di vista enologico, oltre ai vini bianchi Pigato e Vermentino, andrà segnalato il rosso Granaccia doc, un vitigno originario della Spagna (Alicante) che qui ha trovato il suo terroir d’elezione. Gusto morbido e asciutto, vellutato e rotondo al palato, con profumi di bacca e sentori di resina quando è all’apice dell’affinamento.

Un territorio che, come ha scritto De Andrè, “con un piede in terra e l’altro in mare” permette di fare tante esperienze uniche e indimenticabili.